venerdì 10 agosto 2012

Castello Maniace

Una serata stupenda al Castello Manice. Abbaimo partecipato all'evento leggendo poesie sul mare,ognuno nella propria lingua, con il sottofondo del flauto e la luna alta sopra di noi. Bellissimo momento...


venerdì 20 luglio 2012

Ethnos & l'Opera dei Pupi

Ethnos & l'Opera dei Pupi

Il teatro delle marionette ha un'origine antichissima e diffusa in molti paesi del mondo. In Sicilia assume una caratterizzazione unica che prende il nome di « L'OPRA DEI PUPI » che si distingue dall'originario teatro delle marionette sia per i contenuti che per la tecnica.

          Nelle epoche passate  il  successo fu tale che vennero  trasposte  e  riarranciate in versione   marionettistica  anche  famose opere   liriche  e  teatrali,  ma  la  "vera" Opra dei Pupi é costituita essenzialmente da due filoni: le gesta di  Rè Artù e i dei Paladini di Francia  e  alcuni  personaggi popolari,come:"Firticchiu e suo compare.
Per secoli i  PUPI SICILIANI, abilmente animati da generazioni di "Pupari", hanno costituito  l'unica  fonte  di  istruzione e una  delle  poche occasioni  di svago e di divertimento  per le classi  più umili in un primo tempo, ma  che in seguito  fu anche apprezzata dalla borghesia.
      
Un'altra peculiarità dei pupi siciliani é data dal fatto che ciascuno di  essi é un'opera d'arte unica,  una scultura di legno, metallo e stoffa, mossa da due aste metalliche, una sulla testa e l'altra nella mano destra, e, da alcuni fili generalmente di spago, differenziandosi ancora di più dalle tradizionali marionette (molto più piccole e mosse solo da dei fili).      
E' straordinario  notare  come ancora oggi adulti e bambini, seppur smaliziati da mirabolanti videogames, restino tutt'ora a bocca aperta  dinanzi a questi ormai rari spettacoli dei pupi siciliani che la nostra associazione da alcuni anni sta mettendo in essere per non dimenticare questo antico patrimonio del teatro di figura.

domenica 15 luglio 2012



Programma Gioventù in Azione

 
Cittadinanza europea
La sensibilizzazione dei giovani sul proprio essere cittadini europei è una priorità del programma Gioventù in Azione. L'obiettivo è di incoraggiarli a riflettere su temi di rilevanza europea e di coinvolgerli nel dibattito sulla costruzione e sul futuro dell'Unione Europea. Su questa base, i progetti dovrebbero essere caratterizzati da una forte "dimensione europea" e stimolare la riflessione sulla nascente società europea e sui suoi valori.

L'espressione "dimensione europea" rappresenta un concetto ampio, alla luce del quale ogni progetto di Gioventù in Azione dovrebbe offrire ai giovani partecipanti l'opportunità di identificarsi con giovani provenienti da paesi diversi, sulla base di valori comuni e nonostante le proprie differenze culturali.

I progetti dovrebbero anche stimolare i giovani a riflettere sulle caratteristiche essenziali della società europea e, soprattutto, incoraggiarli ad assumere ruoli attivi nelle proprie comunità. Per sentirsi davvero europei, è necessario che i giovani acquisiscano consapevolezza del ruolo determinante che hanno nella costruzione dell'Europa presente e futura. Pertanto un progetto con una dimensione europea non dovrebbe soltanto "scoprire" l'Europa, ma anche e soprattutto mirare a contribuire alla sua costruzione.
Partecipazione dei giovani
Una delle principali priorità del programma Gioventù in Azione è la partecipazione attiva dei giovani. L'obiettivo gener ale del Programma è infatti quello di incoraggiare i giovani ad essere cittadini attivi. La partecipazione si realizza nelle seguenti dimensioni, stabilite dalla Risoluzione del Consiglio sugli obiettivi comuni in materia di partecipazione e informazione dei giovani:
  • incentivare la partecipazione dei giovani alla vita civile della propria comunità;
  • incentivare la partecipazione dei giovani al sistema della democrazia partecipativa;
  • fornire maggiore sostegno a varie forme di educazione alla partecipazione.
I progetti finanziati nell'ambito del programma Gioventù in Azione dovrebbero rispecchiare queste tre dimensioni, utilizzando l'approccio partecipativo come principio pedagogico per l'attuazione del progetto.

I principi chiave dell'approccio partecipativo nell'ambito dei progetti di Gioventù in Azione sono:
  • lasciare spazio all'interazione tra i partecipanti, evitando l'ascolto passivo;
  • il rispetto verso le conoscenze e competenze individuali;
  • garantire a ciascuno non solo coinvolgimento, ma anche influenza sulle decisioni inerenti il progetto;
  • la partecipazione è allo stesso tempo un processo di apprendimento e un risultato;
  • più che una specifica serie di competenze tecniche, è un approccio, un'attitudine.
Gli approcci partecipativi si basano su principi comportamentali, come ad esempio:
  • invertire il ruolo tradizionale degli "esperti" esterni (inversione dell'apprendimento: da estrarre a rendere
    autonomi);
  • incoraggiare i giovani a condurre le proprie analisi (prendere le redini);
  • coscienza autocritica grazie all'aiuto dei mediatori;
  • condivisione di idee e di informazioni.

    Le tecniche partecipative non sono semplicemente degli strumenti: l'approccio partecipativo è anche un'attitudine, uno stato mentale.

    In senso lato, questa priorità dovrebbe essere vista come un metodo chiave per permettere ai giovani di partecipare attivamente a ogni progetto di Gioventù in Azione, in ogni suo stadio di sviluppo. In altre parole, i giovani dovrebbero essere consultati ed essere parte attiva in tutti i processi decisionali che riguardino i loro progetti.

    Inoltre, il programma Gioventù in Azione incoraggia il coinvolgimento dei giovani in progetti con un impatto positivo sulla comunità in generale.
Diversità culturale
Il rispetto per la diversità culturale, insieme alla lotta contro il razzismo e la xenofobia, costituisce una priorità per il programma Gioventù in Azione. Favorendo attività comuni tra giovani con bagagli culturali, etnici e religiosi diversi, il programma mira infatti ad arricchire la loro formazione interculturale.

Per quanto riguarda la messa a punto e realizzazione dei progetti, ciò significa che i giovani partecipanti ad un progetto dovrebbero acquisire coscienza della sua dimensione interculturale: il progetto dovrebbe stimolare la consapevolezza e la riflessione sulle differenze di culture e valori, mentre i giovani dovrebbero essere incoraggiati a sfidare con rispetto e sensibilità i punti di vista che perpetuano disuguaglianze e discriminazioni. Sarebbe inoltre opportuno servirsi di metodi di cooperazione interculturale, per consentire ai partecipanti al progetto di contribuirvi su basi paritarie.
Inserimento di giovani con minori opportunità
Una priorità importante per l'Unione Europea è offrire accesso al programma Gioventù in Azione a tutti i giovani, inclusi i giovani con minori opportunità.

I giovani con minori opportunità sono quelli che si trovano in condizione di svantaggio rispetto ai loro coetanei per una o più tra le situazioni e difficoltà elencate nella lista esemplificativa che segue. In alcuni contesti tali situazioni e difficoltà impediscono ai giovani un accesso efficace all'educazione formale e non formale, alla mobilità e partecipazione transnazionale, alla cittadinanza attiva, all'autonomia decisionale e al coinvolgimento nella società in generale.
  • Ostacoli sociali: giovani vittime di discriminazione per sesso, appartenenza etnica, religione, orientamento sessuale, disabilità, ecc.; giovani con deficit nelle capacità sociali o comportamenti antisociali o a rischio; giovani in situazioni precarie; (ex) delinquenti, (ex) dipendenti da alcool o droghe; genitori giovani e/o single; orfani; giovani appartenenti a famiglie disgregate.
  • Ostacoli economici: giovani con basso tenore di vita o basso reddito, giovani che dipendono dall'assistenza sociale; disoccupazione o povertà di lungo termine; giovani senzatetto, con debiti o con problemi finanziari.
  • Disabilità: giovani con disabilità mentali (intellettuali, cognitive, di apprendimento), fisiche, sensorie o di altro tipo.
  • Difficoltà di apprendimento: giovani con difficoltà di apprendimento; giovani che hanno terminato o abbandonato precocemente la scuola; persone sottoqualificate; giovani con risultati scolastici insufficienti.
  • Differenze culturali: giovani immigrati o rifugiati, o discendenti da famiglie di immigrati o rifugiati; giovani appartenenti a minoranze nazionali o etniche; giovani disadattati dal punto di vista linguistico e culturale.
  • Problemi di salute: giovani con problemi di salute cronici, condizioni cliniche o psichiatriche gravi; giovani con problemi di salute mentale.
  • Ostacoli geografici: giovani provenienti da zone periferiche o rurali; giovani che vivono in piccole isole o regioni periferiche; giovani che vivono in aree urbane problematiche o in zone con servizi ridotti (trasporti pubblici limitati, infrastrutture carenti, villaggi abbandonati).
I gruppi e le organizzazioni giovanili dovrebbero adottare misure adeguate per evitare l'esclusione di determinati gruppi. È anche possibile che alcuni giovani risultino svantaggiati rispetto ai loro coetanei per una situazione o un ostacolo in un determinato paese o regione, e non in un altro.

Gioventù in Azione è un programma rivolto a tutti: è importante perciò dedicare uno sforzo particolare all'inclusione dei giovani con necessità particolari.

Oltre a consentire l'accesso a tutti, il programma Gioventù in Azione mira anche a diventare uno strumento per incentivare l'inserimento sociale, la cittadinanza attiva e l'occupazione di giovani con minori opportunità, contribuendo in generale alla coesione sociale.

Per il programma Gioventù in Azione è stata elaborata anche una speciale Strategia per l'inserimento, quadro di riferimento comune per le iniziative e le azioni intraprese dalla Commissione, dagli Stati membri, dalle Agenzie Nazionali ed Esecutiva e da altre organizzazioni al fine di rendere l'inserimento una priorità del loro lavoro.

venerdì 13 luglio 2012


Ogni 5 anni una città di circa 200 mila abitanti della Germania, Kassel, si trasforma nella Repubblica Libera di Documenta, dove l’arte diventa protagonista assoluta. E' certamente l’evento più importante nel mondo dell’arte contemporanea, visti i finanziamenti stanziati per la tredicesima edizione (Documenta 13) di quest’anno pari a 10 milioni di euro e i circa 750 mila visitatori previsti.... ..continua a leggere

martedì 3 luglio 2012

Ethnos: Description of the project











The international youth exchange “Ethnos: arte e cultura unite contro il disagio sociale” will last 9 days, excluding the travelling days, from the 30th of July till the 09th of August 2012. The project will involve 25 participants and 6 leaders from 5 countries (Italy, Turkey, France, Bulgaria and Hungary). The Youth exchange will take place in one of the most interesting and old part of the city of Siracusa in eastern Sicily. The applicant has a tight connection with the district and has a good history of cooperation with the local institutions. The main themes of this project are visual art / Sicilian traditional art of “Opera dei Pupi” and social marginalization. The youngsters will take part in artistic and crafting activities and at the end of the project the participant will put together an exhibition.